Descrizione
Si tratta di una chiesa molto antica (strutture del XIII secolo), primitiva sede della parrocchia di Crevacuore.
La prima descrizione dell’oratorio risale al 1573; era stato da poco dotato di un campanile, oggi non più esistente [ACVV, Visita Pastorale 1573, Crevacuore].
L’oratorio della Madonna della Serra, situato lungo la strada verso Postua, nei pressi di un sentiero che porta al castello, riveste una particolare importanza per l’inestimabile valore artistico dei suoi affreschi, oltre che per l’indubbia rilevanza storica, perché rappresenta non solo la chiesa matrice della parrocchia di Crevacuore e delle rettorie vicine, ma di tutta la Valsessera e probabilmente della stessa Valsesia, tra cui Agnona [Orsenigo 1909, pp. 243-244].
Anticamente l’oratorio dipendeva, a propria volta, dalla pieve di Santa Maria di Naula, legame che risulta evidente nella intitolazione alla Vergine.
In un momento imprecisato la parrocchia di Crevacuore ottenne l’autonomia da Naula, ma non si sa se la separazione avvenne in concomitanza con la costruzione della nuova chiesa edificata nel borgo e già attestata nel 1348 [Barale 1987, pp. 48-57].
Da allora la chiesa della Madonna della Serra rimase un semplice oratorio campestre. Nel 1573 risultava genericamente indicato come «Capella Beatae Virginis extra locum Crepacorij» mentre nel 1606 per la prima volta è definito «oratorium Sanctae Mariae de Serra» [ACVV, Visita Pastorale 1573, 1606, Crevacuore].
Il termine “Serra” dipende dalla collocazione su un piccolo poggio che, nonostante le ridotte dimensioni consente al piccolo edificio di controllare la zona circostante grazie alla posizione dominante a fianco del valico che immette nella Valle Strona.
(Autore del testo: Giovanni Cerino Badone, Centro Interuniversitario di Storia Territoriale “Goffredo Casalis”)
Il manufatto di modeste dimensioni si colloca fuori dal centro abitato, nelle vicinanze del cimitero. Si tratta di un edificio di semplice fattura, che versa in condizioni non favorevoli, seppur dotato di caratteri pregevoli. La facciata a capanna è limitata lateralmente da due massive paraste lapidee intonacate. L'impianto strutturale è ad aula unica con facciata intonacata e affrescata, anticipata da una breve gradinata in pietra. La facciata presenta un portale centrale coronato da una lunetta e da un oculo nel registro superiore. Ai lati del portale si aprono due finestre quadrangolari munite di inferriate. Lacerti di affresco emergono sul piano della facciata nella porzione più riparata, a ridosso dello sporto di copertura. Questo elemento anticipa le caratteristiche interne.
Gli affreschi, che si evincono dalla facciata, segnano fortemente l'interno e costituiscono l'intero apparato decorativo del manufatto. Vengono rappresentate scene della vita di Maria ed agiografie. I toni sono quelli dell'arancio, dell'ocra, del carminio e dell'azzurro.
Appartengono agli artisti della "Bottega Cagnola" di Novara e probabilmente a Tommaso Cagnola.
La prima descrizione dell’oratorio risale al 1573; era stato da poco dotato di un campanile, oggi non più esistente [ACVV, Visita Pastorale 1573, Crevacuore].
L’oratorio della Madonna della Serra, situato lungo la strada verso Postua, nei pressi di un sentiero che porta al castello, riveste una particolare importanza per l’inestimabile valore artistico dei suoi affreschi, oltre che per l’indubbia rilevanza storica, perché rappresenta non solo la chiesa matrice della parrocchia di Crevacuore e delle rettorie vicine, ma di tutta la Valsessera e probabilmente della stessa Valsesia, tra cui Agnona [Orsenigo 1909, pp. 243-244].
Anticamente l’oratorio dipendeva, a propria volta, dalla pieve di Santa Maria di Naula, legame che risulta evidente nella intitolazione alla Vergine.
In un momento imprecisato la parrocchia di Crevacuore ottenne l’autonomia da Naula, ma non si sa se la separazione avvenne in concomitanza con la costruzione della nuova chiesa edificata nel borgo e già attestata nel 1348 [Barale 1987, pp. 48-57].
Da allora la chiesa della Madonna della Serra rimase un semplice oratorio campestre. Nel 1573 risultava genericamente indicato come «Capella Beatae Virginis extra locum Crepacorij» mentre nel 1606 per la prima volta è definito «oratorium Sanctae Mariae de Serra» [ACVV, Visita Pastorale 1573, 1606, Crevacuore].
Il termine “Serra” dipende dalla collocazione su un piccolo poggio che, nonostante le ridotte dimensioni consente al piccolo edificio di controllare la zona circostante grazie alla posizione dominante a fianco del valico che immette nella Valle Strona.
(Autore del testo: Giovanni Cerino Badone, Centro Interuniversitario di Storia Territoriale “Goffredo Casalis”)
Il manufatto di modeste dimensioni si colloca fuori dal centro abitato, nelle vicinanze del cimitero. Si tratta di un edificio di semplice fattura, che versa in condizioni non favorevoli, seppur dotato di caratteri pregevoli. La facciata a capanna è limitata lateralmente da due massive paraste lapidee intonacate. L'impianto strutturale è ad aula unica con facciata intonacata e affrescata, anticipata da una breve gradinata in pietra. La facciata presenta un portale centrale coronato da una lunetta e da un oculo nel registro superiore. Ai lati del portale si aprono due finestre quadrangolari munite di inferriate. Lacerti di affresco emergono sul piano della facciata nella porzione più riparata, a ridosso dello sporto di copertura. Questo elemento anticipa le caratteristiche interne.
Gli affreschi, che si evincono dalla facciata, segnano fortemente l'interno e costituiscono l'intero apparato decorativo del manufatto. Vengono rappresentate scene della vita di Maria ed agiografie. I toni sono quelli dell'arancio, dell'ocra, del carminio e dell'azzurro.
Appartengono agli artisti della "Bottega Cagnola" di Novara e probabilmente a Tommaso Cagnola.
Indirizzo e punti di contatto
Nome | Descrizione |
---|---|
Indirizzo | Via Matteotti |
Mappa
Indirizzo: Via Matteotti, 38, 13864 Crevacuore BI
Coordinate: 45°41'21,6''N 8°14'47,1''E
Indicazioni stradali (Apre il link in una nuova scheda)
Galleria fotografica
Modalità di accesso
Breve scalinata da Via Matteotti
La facciata è attualmente in restauro facciata. Pertanto, attualmente la Chiesa non è accessibile.
Solitamente l'Oratorio, non è aperto al pubblico.